GEOPOESIA "Geopoesia" fu il termine coniato da Harry Hess per definire lo scenario dell'espansione dei fondali oceanici, che con la nascita e la morte di nuova crosta terrestre proponeva una visione quasi poetica. Questa pagina, al contrario, vuole proporre un inedito itinerario tra le espressioni artistiche di ispirazione geologica. Niente paura! L'obiettivo principale è quello di riuscire - senza annoiare - a suggerire facili spunti verso gli orizzonti della musica, della pittura e della letteratura. Se si avrà la pazienza di esplorare questo sentiero si scoprirà man mano che perfino i classici della letteratura già amaramente studiati a scuola nascondevano concetti piuttosto interessanti... (Si invitano tutti i lettori a proporre nuovi spunti) |
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Andrea Moro (geologo cantautore) in un brano sul ciclo dell'acqua. Andrea Moro in un nuovo brano a sfondo geologico. Bedrich Smetana riproduce in musica l'ambiente fluviale della Moldava. |
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Alberto Cavaliere e la sua "Chimica in versi". Giuseppe Ungaretti si confronta con il carsismo. Giacomo Leopardi si strugge come al solito ma... sul tema del vulcanismo! Un anonimo geopoeta ci propone questi versi... "controversi". Un anonimo toscano ci segnala questo antico graffito. |
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Volti umani compaiono tra le rocce in un dipinto di autore a noi ignoto. Jim Warren e la sua fantastica visione della Natura. Leonardo da Vinci inventa la stratigrafia. René Magritte dipinge un castello sulla roccia... anzi, su una roccia! Arnold Boecklin e la sua isola mistica. Stereogrammi: l'ultima frontiera. |
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