A.Nardi (nardi@tiscali.it) da Geologia 2000 [http://www.anisn.it/geologia2000]



la Piccola Biblioteca
di G2000


Diciamo subito che questa NON È una rassegna di testi universitari sulle Scienze della Terra.
Sarebbe stata una cosa inutile e noiosa. Ma non è nemmeno una pagina di pubblicità editoriali.
Ciò che vuole essere è semplicemente un luogo dove scoprire letture piacevoli e interessanti per chi ama le materie geologiche e desidera approfondire argomenti inconsueti o gli aspetti più curiosi.




   Articoli  (Testi pubblicati per gentile concessione dei rispettivi Autori ed Editori)



Il nano e i giganti
: le idee della geologia tra il '700 e il '900.
Un difficile cammino tra scienza e filosofia, tra biologia e fisica.

di Marco Tongiorgi
Tratto dalla rivista "Naturalmente" dell'Associazione Nazionale degli Insegnanti di Scienze Naturali.







Alcune interpretazioni in chiave mitologica dei resti fossili

"Molti ritengono che alla nascita di alcuni miti abbia contribuito il ritrovamento dei resti fossili di animali estinti..."
(Ora disponibile anche la relativa rassegna iconografica)


di Roberto Adinolfi
Tratto dalla rivista di cultura slava "eSamizdat.it" 2003 (I), pp. 103-108.







Biografia di Ardito Desio

Geologo, geografo ed esploratore, diresse la spedizione italiana che il 31 luglio 1954 raggiunse per la prima volta la vetta del K2

di Manuela Lasagna
Tratto dal sito www.torinoscienza.it







Normativa sulla raccolta di fossili e minerali nei parchi:
può sembrare assurdo (e quindi è bene saperlo) ma nei parchi sono tutelati anche i fossili, se non altro in virtù del D.L. 490/99 (art.139). Si può realmente essere multati. A titolo di esempio si veda all'articolo 5 del Regolamento del Parco Nazionale del Gran Paradiso

- Regolamento-stralcio, Parco Nazionale del Gran Paradiso
- Decreto Legislativo 490/99







   Recensioni  


Zibaldone Geologico
Antonio Scaglioni

Edizioni GEO-GRAPH - Segrate, 2001, pp.98

Come spiega il sottotitolo "Storie, vicende e protagonisti di una scienza ammaliatrice" si tratta di una raccolta di curiosità a sfondo geologico che nel corso dell'intera storia dell'umanità hanno coinvolto eventi e personaggi anche insospettabili. Dagli architetti di Nabuccodonosor all'eretico Giordano Bruno, dalla Bibbia alla conquista del West, dalla speleologia all'aceto balsamico di Modena. Alcuni argomenti sono curiosità storiche ricercatissime, altri sfiorano il pettegolezzo, ma tutto è rigorosamente bibliografato come si addice ad un testo scientifico. È una lettura che allarga gli orizzonti e approfondisce le radici di quella cultura storica di base che... non abbiamo, perché non esiste proprio nella formazione tecnica e sempre più specialistica dei geologi. A mio parere una lettura che ogni studente dovrebbe fare e che ogni geologo dovrebbe aver fatto. Peccato solo che questo volumetto semplice e divertente non si trova nelle librerie. Io l'ho scovato in rete e per comprarlo ho dovuto richiederlo direttamente alla casa editrice.




LA BIOSFERA
Vladimir Vernadsky

- RED edizioni (Como) 1993, pp.128
- Sellerio editore Palermo 1999, pp.236


Avevate mai intravisto nella biologia una natura geologica?
E se si trattasse proprio del più complesso dei fenomeni geologici?
È molto più verosimile di quanto possa sembrare a prima vista. Con straordinaria semplicità e coerenza tutto il mondo vivente viene descritto come una complessa alterazione fisico-chimica della superficie terrestre sotto l'azione dell'energia esogena (solare) ed endogena (terrestre). La materia minerale inerte viene "attivata" attraverso reazioni prodotte dalla materia già attiva (metabolismo degli esseri viventi) ed entra a far parte di questo ciclo di intensa alterazione che trasforma la superficie terrestre. È una visione sorprendente e difficile da afferrare finché non si legge con i propri occhi.




Leonardo da Vinci e i fossili
Giancarlo Ligabue

Neri Pozza editore, 1977, pp.92 (+ 40 tavole b/n)

A noi oggi può sembrare scontato che un fossile sia l'impronta o la mineralizzazione di un animale vissuto in tempi antichissimi e in un ambiente anche diversissimo da quello attuale. Naturalmente non è sempre stato così, ma è sorprendente che già nell'antica Grecia qualcuno ne avesse intuito l'origine traendone perfino l'ipotesi di una trasgressione marina. Malgrado ciò, all'epoca e nei luoghi in cui viveva Leonardo si riteneva che fossero scherzi della natura, opera del Maligno o, nel più illuminato dei casi, la prova del Diluvio Universale. Leonardo confutò sia la generazione spontanea che la teoria del Diluvio, intuì la vera natura dei nichi (come lui li chiamava) e il processo di formazione. Iniziò perfino una classificazione e tentò confronti con gli organismi viventi. Anche in questo caso i fossili sono stati lo spunto per ipotesi su altri fenomeni della natura. Ipotesi e ricerche che hanno reso Leonardo, se non l'inventore, certamente il precursore della geologia. Questo libro tratta degli studi leonardeschi con riferimenti storici e continue citazioni testuali dai suoi scritti. Nei primi capitoli ci si avvicina all'argomento con l'affascinante storia della formazione psichica e scientifica di Leonardo e un'introduzione alle idee sui fossili nell'antichità. Oltre tutto c'è da dire che l'ottima rilegatura e le numerose tavole che riproducono i disegni originali rendono questo libro un volume di pregio che darebbe lustro a qualsiasi biblioteca privata. Io l'ho comprato in un mercatino ma ho l'impressione che anche il prezzo di copertina doveva essere abbordabile.




Leonardo da Vinci e la geologia
Giuseppe De Lorenzo

Nicola Zanichelli, Bologna 1920, pp.195 (ristampa anastatica 1989)

Un libro molto particolare. Innanzi tutto è la ristampa fuori commercio di un volume del 1920. E' quindi difficile da reperire. Io l'ho comprato su e.Bay nuovo e intonso. Ma quando dico "intonso" intendo nel senso letterale, perchè lo hanno ristampato esattamente come l'originale: 8 pagine alla volta su fogli di grande formato piegati in 4 e poi rilegati. Cosicchè per leggerlo bisogna strappare man mano col tagliacarte quei lati delle pagine che sono rimasti attaccati... come si faceva una volta!
L'argomento, interessantissimo, è trattato con una impostazione molto semplice: la geologia come era vista prima di Leonardo, ai suoi tempi e dopo. La lettura però è tuttaltro che semplice e (diciamolo) un po' pesante. Il linguaggio ha un suono un po' arcaico ma soprattutto è un libro colto, molto colto... oserei dire che lo è perfino troppo, per gente da mouse e martello! L'autore è evidentemente un erudito e fa citazioni in ogni lingua di testi di ogni tipo: letteratura, storia, filosofia... buddismo! Un pozzo di scienza. Tuttavia - a mio parere - talvolta insiste con accanimento su questioni tutto sommato poco importanti, rischiando di indurre il lettore a trovarvi significati improbabili o eccessivi. Bisogna leggerlo per capire.




Charles Darwin Geologo
Guido Chiesura

Hevelius Edizioni, 2002, pp.208

Ebbene si: anche Darwin, come abbiamo appena visto per Leonardo, era a suo modo un geologo. Anche in questo caso la fama delle sue scoperte in altri campi ha oscurato questo aspetto. Nel sito web dell'autore di "Charles Darwin Geologo" (www.darwingeologo.com, dove peraltro si può scaricare un e-book di argomento affine) si leggono a tal proposito le seguenti citazioni di altri studiosi:

“Va ricordato che Darwin, nella misura in cui ricevette una qualche istruzione scientifica formale, fu più geologo che botanico, zoologo o paleontologo”. Niles Eldredge in Le trame dell'evoluzione (Cortina Editore, Milano, p. 75).

“Siamo così abituati a pensare a Darwin come a un grandissimo biologo che ci è difficile immaginarlo durante gli anni del Beagle come, innanzitutto e principalmente, un geologo. Eppure, questo è ciò che egli era". John Bowlby nel suo libro Darwin. Una biografia nuova (Zanichelli, Bologna, 1996).




GEOLOGIA DEI VINI ITALIANI - (Italia settentrionale)
Maria Bianca Cita Sironi, Paolo Massiotta, Sergio Chiesa

BE-MA editrice, pp.128

"Che influenza ha la geologia sulla qualità del vino?
- No ragazzi, questa volta non è una barzelletta! - Questo libro, il primo di una serie di tre dedicata a illustrare l'Italia, cerca di dare una risposta a questa difficile domanda che viene posta sempre più spesso in un momento di grande rilancio della viticoltura nel nostro paese, di affinamento dei gusti, di richieste culturali crescenti (...) Rapporti fra substrato, suoli, morfologia del territorio e viticoltura, sono trattati nel testo e illustrati con molte immagini, che mettono in evidenza il contrasto fra viticoltura tradizionale e moderni impianti, fra viti di montagna che crescono su rocce cristalline o calcaree, viti di collina su terreni argilloso-marnosi o morenici, e di pianura alluvionale".
Questo primo volume comprende 52 schede di vini e copre Liguria, Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Veneto, Trentino/Alto-Adige, Friuli/Venezia Giulia, Emilia/Romagna.




LA VERITA' DEL GHIACCIO
Dan Brown

Mondadori 2005, pp.537

Dal noto autore del Codice Da Vinci e di Angeli e demoni ecco finalmente un romanzo senza templari e inaspettatamente una storia a sfondo fantageologico. Nella seconda riga si parla già di un geologo e nella seconda pagina quel geologo verrà ucciso. Da qui inizia una storia di segreti e complotti tra fantapolitica e fantascienza. Un nuovo satellite NASA ha appena scoperto sotto ai ghiacci artici un meteorite sepolto da milioni di anni. Una spedizione riuscirà a recuperarlo scoprendo che... contiene indiscutibilmente fossili di insetti!
(Tranquilli perché non sto svelando nulla!) E' una scoperta provvidenziale per la NASA, che rischiava ulteriori tagli ai fondi.
Che impatto politico avrà questa scoperta? Che significato scientifico ha? Ma soprattutto, come è possibile?? L'autenticità dei campioni viene confermata da un piccolo gruppo di scienziati (geologi, biologi, astrofisici) che scoprono però qualcosa di ancor più strano... A questo punto qualcuno vuole ucciderli. Ma chi e perchè? La verità è nel ghiaccio.




IL QUINTO GIORNO
Frank Schatzing

Editrice NORD 2005, pp.1032

Un romanzo di fantascienza pieno di scienza vera con mille dettagli - tutti reali - sulla biologia marina e la geologia degli abissi. L'autore precisa che è stato scritto con la collaborazione di numerosi esperti ma aggiungerei che perfino la traduzione in italiano ha avuto la revisione scientifica dell'Istituto per gli Studi sul Mare di Milano. Effettivamente si tratta di una fantascienza senza stonature che coinvolge ogni aspetto del pianeta Terra. Ci si muove tra piattaforme petrolifere, navi e batiscafi, ogni sorta di creatura marina, scarpate continentali, idrati di metano, frane e vulcani sottomarini, tsunami e corrente del golfo. Tutto ciò in uno scenario ecologico pieno di riferimenti culturali ed etnologici molto ricercati su popolazioni indigene in stretto rapporto col mare.
Inaspettati fenomeni biologici e geologici svelano una catastrofe ecologica planetaria ed imminiente. Diversamente da quanto prevede il clichet, questa condizione si rivela però una sorta di "guerra mondiale" tra l'uomo e la natura. E' difficile da credere ma la trama diviene d'azione e quasi fantapolitica. Non posso dire altro ma perfino il concetto cosmico di "pluralità dei mondi" verrà rivisto in un'isolita chiave ecologica. Una scienziata tra i protagonisti della storia è una ricercatrice del progetto SETI. Ve lo immaginate cosa può avere a che fare con il team di geologi, biologi e climatologi alle prese con le frane sottomarine? Vi garantisco di no, non prima di aver letto questo libro.
Ma bisogna leggerlo, questo è il problema. Il prezzo da pagare per una storia tanto affascinante è la sua lunghezza: si deve avere il coraggio morale e la forza fisica di affrontare più di 1000 pagine! E credetemi... non è stato facile. Purtroppo o per fortuna (dipende dai gusti personali) si dilunga di tanto in tanto in pittoresche descrizioni un po' troppo romantiche per chi è interessato di più all'aspetto scientifico. Un tipico esempio si avrà proprio nelle primissime pagine del libro con la tragedia personale di un povero pescatore peruviano sul suo caballito, la tradizionale canoa di giunchi. Sarà questa misera morte il preludio della catastrofe planetaria.




H2O
famosa formula della sostanza che al mondo trovasi più in abbondanza

Alberto Cavaliere

MURSIA, 2004

...Ossia Chimica in versi, in rime distillate, per chi a scuola, tra atomi e elementi, studiò la chimica con pianti e con lamenti. La Chimica in Versi fu appunto il titolo originale di questo volume oggi riproposto dall'editrice Mursia. Per ogni altra informazione sul contenuto di questo esilarante trattato si rimanda ad un'altra pagina di questo stesso sito, nella rubrica Geopoesia, già dedicata ad Alberto Cavaliere.




SE NON CI FOSSE LA LUNA
Mario Giuliacci

MURSIA 1997, pp.118

Come sarebbe la Terra se non ci fosse la Luna?
Non sarebbe più quella che conosciamo. Non è facile rendersene conto ma pur senza cadere in argomentazioni parapsicologiche il nostro satellite influenza profondamente molti fenomeni fisici terrestri, la geologia, il clima, i cicli biologici e perfino la nostra vita sociale. L'autore di questo libro era un certo ufficiale dell'aeronautica, oggi meglio noto come... Giuliacci, il meteorologo della TV!




I PIANETI DELLA STELLA SOLE
AA.VV. (a cura di Marcello Fulchignoni)

Letture da LE SCIENZE (Le Scienze SpA 1982), pp.272

Malgrado la miopia dell'ambiente universitario (italiano) nessuno può pensare seriamente che la geologia sia qualcosa di limitato al pianeta Terra. Questo volume è un'ottima introduzione alla geologia dei pianeti e presenta nell'insieme uno straordinario scenario in cui non soltanto si scoprono analogie tra i diversi corpi planetari ma appare chiaro che l'evoluzione geologica della Terra è strettamente correlata a quella dei suoi fratelli. Il nostro pianeta è soltanto il più "vivace" della famiglia dal punto di vista geologico, ma il motivo di ciò è da ricercare proprio nel contesto astronomico in cui si è sviluppato.




AMBIENTI PLANETARI
AA.VV. (a cura di Marcello Fulchignoni e Guido Visconti)

Quaderno n.34 di LE SCIENZE (Le Scienze SpA 1987), pp.96

Questa selezione di articoli affronta l'esogeologia dal punto di vista dei fenomeni superficiali e climatologici. Lo potremmo considerare il completamento del quadro offerto dall'altro volume ma costituisce anche, se vogliamo, l'aspetto "ecologico" della geologia planetaria, con molte analogie alle tematiche più scottanti del nostro pianeta.




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