A.Nardi (nardi@tiscalinet.it) da Geologia 2000 [http://www.anisn.it/geologia2000]




Tesi e tesine di laurea
di Adriano Nardi
(Scienze Geologiche, "La Sapienza", Roma)




 Tesi (Geofisica) "Evidenze di emissioni elettromagnetiche in rocce sottoposte a sollecitazione meccanica" (Rel. prof. G. De Natale, M. Caputo, G. Scarascia Mugnozza)
Questo studio deriva da una ricerca personale che impiegava un apparecchio elettronico ideato e costruito appositamente per questo scopo. Le pagine web della serie "Radiogeofonia" descrivevano già da tempo gli spunti teorici e le esperienze sperimentali che hanno costituito il presupposto per questa ricerca. L'idea di base era quella di studiare la radiazione elettromagnetica naturale a bassissima frequenza (<30 kHz) alla ricerca di segnali precursori dell'attività sismica. Il lavoro della tesi è stato quello di verificare l'esistenza di segnali radio associati alla rottura di masse litoidi e le modalità con cui essi si manifestano. Il risultato finale è stato la conferma dell'esistenza di un precursore sistematico.
In attesa della pubblicazione ufficiale è disponibile soltanto un breve estratto dalla tesi nell'ambito delle pagine di Radiogeofonia.



 Prima tesina
 (Fotogeologia)
"Su particolari forme della superficie di Marte che evidenziano la presenza di acqua liquida sul pianeta" (Rel. prof. A. Biasini)
Si tratta di una particolare interpretazione di alcuni aspetti morfologici della superficie di Marte (le presunte sorgenti di recente scoperta) che consente di dimostrare la presenza di acqua liquida alle condizioni attuali. Una originale simulazione al computer delle condizioni fisico-chimiche attuali, basata su particolari meccanismi chiave, ha consentito di individuare sulla superficie di Marte alcuni siti dove avrebbero potuto sussistere condizioni compatibili con lo stato liquido dell'acqua. Le immagini ad altissima risoluzione della fotocamera MOC ed i rilevamenti topografici dell'altimetro MOLA in dotazione alla sonda Mars Global Surveyor hanno consentito lo studio fotogeologico dei siti indicati dalla simulazione, portando alla (ri)scoperta di tutte le sorgenti divulgate dagli studi della NASA. L'interpretazione geomorfologica di queste strutture si è rivelata sorprendentemente coerente con il modello fisico previsto dalla simulazione. In definitiva è stato possibile dimostrare sia dal punto di vista fisico che geomorfologico che quei fenomeni di sorgività non risalgono ad altre epoche ed altri climi ma all'attuale ambiente marziano. Naturalmente la stabilità del liquido è fortemente condizionata da fattori esogeni e limitata ad episodi estremamente brevi e stagionali.
Anche questo lavoro è in attesa di pubblicazione e solo successivamente ne sarà disponibile in web un estratto divulgativo.



 Seconda tesina
 (Paleontologia)
"Analisi dei metodi matematici per la discriminazione dei trackmakers" (Rel. prof. U. Nicosia)
Si è trattato di verificare da un punto di vista puramente geometrico e matematico l'effettiva capacità di discriminazione di alcuni metodi di classificazione dei dinosauri basati sulla parametrizzazione delle orme rinvenute sul terreno. L'obiettivo, sul quale stanno ancora lavorando altri tesisti e ricercatori, è quello di conferire una maggiore oggettività alla classificazione degli animali che conosciamo soltanto attraverso le impronte che hanno lasciato (trackmakers).
Lo studio teorico si è concretizzato in un piccolo software che consentirà ai ricercatori di applicare i metodi in esame e valutarne le approssimazioni, fornendo anche indicazioni sulle opportune chiavi di interpretazione.
Poichè l'utilizzazione di questo lavoro è ancora in corso, anche in questo caso i risultati ed il relativo software non sono ancora disponibili in web.



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