Chi sono?Per chi proprio non lo avesse capito, Adriano Nardi NON È UN PROFESSORE, quindi non scrivetegli in continuazione chiedendo esercizi, spiegazioni, addirittura campi ed escursioni... Abbiate pietà !Questo sito è stato creato dal Nardi studente (fig.1) con tutto il materiale accumulato nella sua carriera universitaria e alla ricerca di tutto ciò che avrebbe voluto trovare in rete uno studente come lui. Adesso è curato da un "egregio dott. Nardi" (fig.2), volendo anche "geol.", e continuerà ad offrire tutto ciò che altri studenti vorranno fornire per mantenere in piedi la tradizione, più qualche altra ideuccia che finalmente, da disoccupato che è, avrà tutto il tempo di sviluppare. Ma se fino a questo momento Geologia 2000 era servito soltanto agli altri, adesso, se permettete, lo sfrutterò un po' anch'io per presentare al mondo questo curriculum (e chiunque si possa qualificare "datore di lavoro" è pregato di pigiare il ditino su questo link, soffermandosi in filantropica riflessione...) - Va beh, ma CHI SEI? Adriano Nardi nasce a Roma (ahimé, anzi, ahilui) nel lontano 1968. Elementari dalle suore, scarcerato per le medie, quindi maturità scientifica, il tutto senza intoppi. Un solo anno di università a Fisica (anche troppo) e poi finalmente arriva al Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università La Sapienza di Roma (e qui, bisogna ammetterlo, se l'è presa un po' comoda). Si è laureato in Scienze Geologiche il 2 maggio 2001 alle ore 11 circa. Quel giorno non pioveva. Si è laureato con 110... - E lode? No, senza lode. (Ma perché tutti devono fare questa domanda?!) Dicevamo 110, con la tesi e la prima tesina svolte su due temi proposti da lui e quindi del tutto folli: prevedere i terremoti ascoltando la radio e individuare sorgenti d'acqua su Marte indipendentemente dalle foto dei satelliti, ma con la sola forza del pensiero (matematico). Altro che rabdomanzia! Il suo piano di studi, "individuale", era uno strano ibrido tra quello geomorfologico e quello geofisico, con lo scopo di adattarsi allo studio di tutti i pianeti solidi. Comprendeva inspiegabilmente un esame in più rispetto al numero previsto, forse proprio quell'esotico "Fisica del Sistema Solare" il cui corso fu tenuto un tempo al Dipartimento di Fisica della Sapienza. Il successo della prima tesina potrebbe dimostrare che il piano era ben azzeccato ma... qualcuno potrebbe anche chiedersi: - Bravo, e mo che ce fai ? - Come penzi de magnà ? - Chi te pagheno, li marziani ? Potrei dire però che i tre anni di lavoro a quella tesi (sui fantomatici segnali radiosismici) lo hanno quasi trasformato in un geofisico, senza contare poi che... che diamine, sia lo strano congegno sismico che i calcoli marziani funzionavano davvero! Del resto ora che ha una bella laurea in Scienze Geologiche gli si sono spalancati gli orizzonti della ricerca... la ricerca di uno straccio di impiego da qualche altra parte, perché in questo campo non si batte un chiodo! Per uno strano percorso del destino non potè partecipare al concorso di dottorato del suo dipartimento, che subito dopo il clamore della laurea poteva essere una tappa plausibile. A soli due mesi dalla laurea tirava già un'aria davvero poco rassicurante... Intanto (malgrado ci fosse ancora l'Università di mezzo) l'anno successivo ha conseguito l'abilitazione alla professione di geologo. Per chi non fosse geologo spieghiamo che l'abilitazione è quella cosa che finchè non ce l'hai sembra indispensabile per poter lavorare ma per ottenerla sembra indispensabile aver avuto già un decennio di esperienza sul lavoro. Infine, una volta guadagnata, non si lavora ugualmente ma si può godere della consapevolezza di essere davvero qualificato per fare il lavoro che non si fa. E così, ecco un neolaureato neoabilitato neodisoccupato che partecipa contro ogni logica... al concorso di dottorato dello stesso DST in cui si era laureato. È strano? Pareva di si... Come se non bastasse questo fesso del dott. Nardi non ha (e non ha mai cercato) uno sponsor per abbattere gli ostacoli, perché il sistema clientelare priva della libertà intellettuale che dovrebbe essere una cosa fondamentale almeno nella ricerca scientifica, dove - per inciso - certi "ostacoli" non dovrebbero neppure esistere. E pure spesso questo vincolo è talmente radicato che si pretende di farlo valere anche là dove non ne esistono i presupposti. In questo clima malsano il nostro sventurato si illude ancora di poter realizzare qualcosa contando su cose banali e superate come l'impegno, qualche dote personale e qualche idea più o meno grandiosa. Nonostante ciò, e malgrado diversi incidenti stradali sul fondo sconnesso e sdrucciolevole della strada universitaria, sta attualmente svolgendo (senza borsa di studio) il dottorato di ricerca. Ma mentre cerca e ricerca, nel suono della radiazione ELF, lo sfrigolio di una tempesta di microfratture, il crack di una frattura che si apre o il brontolio cupo della terra che trema, ciò che sta cercando davvero, forse, è di capire cosa sia davvero il dottorato di ricerca... Siccome questa è una "pagina nascosta" che nessuno scopre e nessuno legge (e che quindi nessuno commenterà...) andiamo pure avanti in questo "taglia e cuci" alla faccia di chi non può rispondere (Ehi! Ma chi lo dice che non posso rispondere??) Dunque, dicevamo: Hobby? Ne ha tantissimi e nessuno. Non gli piace il calcio, non è assolutamente tifoso e nemmeno uno sportivo. Non ama guidare e non gli interessano i motori. Non gli piace ballare e detesta le discoteche (a dire il vero non gli va a genio neppure la musica troppo rockeggiante). Non ha gusto per la moda ne interesse per le cose griffate. Non sa cucinare nulla. Non capisce una sola parola di inglese. La sua unica convinzione politica è: «La politica rende la gente idiota ». Per la cronaca è anche astemio, non fuma e non si droga, a parte la mozzarella fresca che... se consumata a cena, gli causa talvolta nel sonno stupefacenti effetti allucinogeni. - Ma allora che campa a fa' ?? Beh... ha soltanto qualche centinaia di altri interessi, quasi tutti di tipo scientifico. Stringendo molto, ecco un elenco dei più importanti tra quelli costanti: astronomia (in particolar modo planetologia, osservazione planetaria e astrofotografia). Fotografia, radiotecnica, radioascolto SWL (in particolar modo UTL), informatica, elettronica varia, letteratura di fantascienza... Oltre questo ha infiniti altri interessi più o meno incostanti: collezione di fossili e minerali, riparazioni elettroniche, disegno, letteratura, ecc. Inoltre gli piace, questo sì, costruire cose strane (dalle macchine tagliaerba agli allarmi sismici) ed osservare la natura in ogni sua forma, fino al punto di non resistere alla tentazione di sezionare polli, polpi, cuori e lingue di manzo prima che vengano messi in pentola (da morti, naturalmente). In compenso è tendenzialmente misantropo, vagamente paranoico, costituzionalmente pallido e nelle notti di Luna piena... beh no, questo no. Adesso si esagera! Comunque il suo scheletro nell'armadio ce l'ha davvero e non se ne vergogna affatto! L'amico magro, nella prima foto, abita appunto nell'armadio. Ora che ci siamo fatti un bel canestrello di affari suoi possiamo finalmente concludere. Ah, ancora una cosa: per chi se ne fosse dimenticato, Adriano Nardi è tuttora in cerca di occupazione (preferibilmente stabile e redditizia, meglio se sfacciatamente lucrosa, ma anche un ingaggio da apprendista spazzino si potrebbe prendere seriamente in considerazione). E con questo ho detto tutto. Spero che Geologia 2000 possa continuare ad essere un riferimento per gli studenti di geologia, per i curiosi di geologia e per tutti quei geologi seri che ci si sono divertiti un mondo ma si vergognano di dirlo. Buona navigazione!
"Non domandarci la formula che mondi possa aprirti (...)
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