Radioastronomia amatoriale in VLF  -  [ Geologia 2000 - http://www.anisn.it/geologia2000 ]

Radioastronomia amatoriale in VLF





Sembra che la combustione atmosferica delle meteore produca nella ionosfera dei segnali radio caratteristici in banda VLF e nella parte più alta delle ULF. Il suono dovrebbe essere simile ad un "fruscio secco".

Sulla rivista "l'Astronomia" (n.128, gennaio 1993) in una lettera di Giorgio Bessan di Udine venne presentato il resoconto di una serata di "osservazione" delle Perseidi sui 15 kHz. La stazione ricevente era costituita da: antenna preamplificata, convertitore VLF/HF, ricevitore HF, amplificatore-integratore, stampante veloce.
La ricezione in banda stretta su frequenze non udibili, ovvero l'uso di un normale ricevitore VLF, è però, a mio avviso, sconsigliabile. Il segnale delle stelle cadenti infatti potrebbe essere facilmente confuso con altri segnali repentini quali fulmini e statica. L'analisi acustica è certamente più agevole e soddisfacente di un grafico intensità-tempo. Pur non essendo a conoscenza dei particolari, sono infatti un po' scettico sull'attendibilità dei risultati ottenuti con quella tecnica.

Lo studio delle stelle cadenti nelle onde radio rappresenta tuttavia una grande potenzialità per gli astrofili e la radioastronomia amatoriale. La realizzazione di una stazione ricevente in VLF ed ELF, rispetto alle UHF, è certamente meno critica anche per i meno esperti. Inoltre nelle onde radio è potenzialmente possibile effettuare un monitoraggio completo a 360° senza perdere nemmeno un evento. Se poi, così come il fenomeno luminoso può assumere diverse colorazioni, il segnale radio-acustico presentasse diverse tonalità, si prospetterebbe la possibilità di effettuare una vera e propria classificazione.
Per ogni evento si potrebbe avere: ora media, durata, intensità e "cromatismo acustico", tutto registrato su normali musicassette. Mancherebbe del tutto ogni riferimento spaziale (gli eventi sono troppo brevi e le antenne su questa banda non hanno ragionevoli caratteristiche di direttività) ma è sempre possibile associare il segnale radio all'evento luminoso, integrando così la tecnologia elettronica alla classica romantica osservazione visuale.

Altre possibili applicazioni astronomiche possono essere lo studio delle fluttuazioni giornaliere del rumore di fondo (associato, tramite la ionosfera, all'attività solare e probabilmente al numero di macchie solari) e l'osservazione radio di Giove che emette radiazioni sui 30 Hz. A questo proposito segnaliamo il manuale di radioastronomia amatoriale "Sussurri dal Cosmo" (ed. Felsinea, Bologna) di Flavio Falcinelli che descrive esperienze ed apparecchiature specifiche anche per la banda VLF.




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