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Precursori elettromagnetici dei sismi - prof. E. R. Mognaschi |
Questo articolo è stato scritto da un radioamatore ( nonché professore di fisica all'Università di Pavia ) e tratta in particolare di uno studio condotto dallo stesso prof. Mognaschi su un segnale "sospetto" captato a Todi, da un altro radioamatore, in occasione del terremoto del 12 maggio '97 che ha interessato l'Italia centrale. Il 10.05.97, IK0VSV (alias Marco Eleuteri), già testimone di simili fenomeni, rileva con apparecchiature radio convenzionali un QRM decisamente inquietante e addirittura avverte di ciò carabinieri e vigili del fuoco (tentativo naturalmente vano). Due giorni dopo ci sarà il terremoto. In seguito altre scosse vengono preannunciate sempre dallo stesso QRM che, viceversa, non si manifesta mai senza essere seguito da un sisma. I dati raccolti da IK0VSV vengono quindi trasmessi a IW2G00 (prof. Mognaschi) che li elabora mettendo in luce il meccanismo fisico del fenomeno e proponendo una teoria sulla sua origine (basata su una dinamica differente e quindi alternativa alla mia). L'importanza di questo articolo dunque non è legata soltanto alla descrizione dei fenomeni precursori ma riguarda soprattutto quello che probabilmente si può definire il primo studio non amatoriale di un segnale radiosismico, che non può non rappresentare il punto di partenza per qualsiasi altra indagine in questa direzione. |
Evidenze di emissioni elettromagnetiche in rocce... - dott. Adriano Nardi |
È la mia tesi di laurea in Scienze Geologiche, derivante dallo sviluppo e dalla verifica dei concetti presentati nella relazione "Ipotesi per una tecnica di indagine radiosismica". Si tratta quindi di un lavoro svolto da un geologo-radioamatore. Sottolineo questo particolare perché la geofisica è condizionata da una blindatura culturale che separa i fisici dai (pochi) geologi. Ciascuno impiega ciecamente il proprio bagaglio culturale e allo stesso tempo ne è condizionato. In realtà, almeno in questa applicazione, credo che una visione "di parte" non possa favorire alcuno sviluppo. Forse non è un caso se per ottenere qualche risultato sperimentale bisogna avere anche l'etichetta di radioamatore. Questo studio ha assimilato l'esperienza di Mognaschi, con il quale sono venuto in contatto proprio durante il lavoro, confermandone i risultati per quanto riguarda la banda LF e le previsioni per la gamma "radiosismica". La conclusione è semplice e ormai poco sorprendente: i segnali premonitori elettromagnetici ESISTONO e presentano un'intensità massima nel limite inferiore dello spettro radio, estendendosi verso le bande radiofoniche con energia via via sempre minore. Se i radioamatori sostengono di sentire rumori prima di un terremoto, non sono affatto pazzi... |
Propagazione delle onde radio su terreni sismici - dott. Rodolfo Manno |
Qesto lavoro è la tesi di laurea in Fisica di Rodolfo Manno. È stato dunque sviluppato in un'altra facoltà, seppur con lo stesso correlatore della mia tesi, sondando un aspetto differente: l'interferenza sulla radiopropagazione da parte di fenomeni presismici. È evidente che la fantomatica correlazione tra onde radio e terremoto suscita sempre più interesse e richiede ulteriori approfondimenti. Essendo i nostri lavori quasi contemporanei (ci siamo laureati nella stessa sessione) abbiamo avuto qualche scambio di vedute, pur cercando di non condizionarci a vicenda poichè le nostre strade avrebbero potuto portare anche in direzioni opposte. In conclusione però ci siamo trovati concordi sulla posibilità che eventi presismici possano causare emissioni di particelle cariche in grado di produrre segnali radio naturali e interferire su quelli artificiali. Interferenze rapide e locali... come quelle segnalate dai radioamatori. |
Evidence for electromagnetic emission... - Prof. M Caputo |
Si tratta di un'intervento del prof. Caputo al "Seventh Workshop on Non-linear Dynamics and Earthquake Prediction" svoltosi il 30 settembre 2003 a Trieste. In questo breve resoconto sono presentati i nostri primi risultati, ancora in attesa di pubblicazione. |
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