![]() "FantaGeologia" da Geologia 2000 - [http://www.anisn.it/geologia2000] L'altra faccia della Sfinge di Adriano Nardi da "X-Magazine" (AmyResource ed. Interactive)
![]() Nella foto che seguirà in basso (una nostra elaborazione) è ben visibile la chiave del mistero. Innanzi tutto l'originale in bianco e nero è stato convertito in una gamma cromatica arbitrariamente verosimile (figura A). In secondo luogo appare evidente che la nuova immagine è illuminata dalla direzione opposta, cioè verosimilmente è stata scattata a 6-8 ore di distanza dall'orario in cui furono riprese le vecchie immagini (anche su Marte la durata del giorno è di quasi 24 ore). Invertendo la palette dei colori (figura B) si è così ottenuta virtualmente un'illuminazione conforme alle vecchie immagini della missione Viking (figura C). E' chiaro ora che quelle colline presentano una reale analogia con la nota struttura della sfinge. Soltanto ora ci si convince dell'esistenza di particolari che già prima erano effettivamente visibili: ![]() Si può notare inoltre che la nuova immagine è stata ripresa con un angolo di illuminazione molto basso, cioè con il Sole più basso sull'orizzonte, oltre che durante l'altra metà della giornata marziana. Ciò va osservato sull'immagine A (luce naturale) dove si vede la sommità del rilievo illuminata dai primi (o ultimi) raggi del Sole e nettamente contrastante con il resto della struttura che, grazie proprio alla penombra uniforme, può presentare quasi uniformemente le sue caratteristiche. Purtroppo in tutti i casi l'angolo di illuminazione è sempre basso, causa questa dell'alta latitudine della regione Cydonia. Il nuovo angolo di ripresa risulta anch'esso più basso che in precedenza, cioè al momento dell'acquisizione dell'immagine la fotocamera non si trovava presso la verticale del soggetto ma alla sua sinistra, producendo un'inquadratura obliqua e quindi una visione prospettica. ![]() Naturalmente qualche ufologo insiste ancora sostenendo che il volto è stato distrutto dalla NASA per negarne l'esistenza (distrutto magari nel corso della fallita missione Observer). Magari qualcuno potrebbe anche ritenere che sia stato smantellato dagli stessi marziani per nascondersi alla nostra invadente curiosità. Ma queste storie ormai hanno poco peso. Grazie all'ottima risoluzione della fotocamera MOC montata sulla sonda Surveyor cade definitivamente l'ipotesi che possa trattarsi di un manufatto e cadono anche i dubbi sulla coerenza geologica della struttura. È evidente che abbiamo assistito alla morte di un mito. Il mito della Sfinge di Marte, megalitica costruzione foggiata a propria immagine e somiglianza da un'antica e forse estinta civiltà marziana con lo scopo di testimoniare nei secoli la propria esistenza... Ciò che ne rimane oggi è un gruppetto di colline in un'arida pianura. ![]() il desiderio e la possibilità di non essere soli. |
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