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La fine del mondo
...che non c'è stata

di Adriano Nardi




Scrissi questa pagina dopo aver ricevuto numerosi messaggi di posta elettronica riguardo la fine del mondo... Non so perché ma molta gente si rivolse a me per chiedere conferma di un fantomatico disastro geologico che sarebbe dovuto avvenire con l'allineamento planetario del 5 maggio 2000.
Dunque questa pagina era rivolta non tanto a chi studia la geologia quanto alla gente comune, evidentemente allarmata da una strana pubblicità.




Perché ci preoccupiamo tanto di un allineamento di pianeti?
Vediamo bene di cosa si tratta, il perché poi ciascuno potrà deciderlo da sé.

Prima di tutto bisogna dire che è un evento raro, si, ma già avvenuto moltissime volte in tempi storici. Inoltre è bene chiarire che per "allineamento" si deve intendere in realtà uno "stretto raggruppamento" cioè, guardando il cielo in una certa direzione, si vedranno i pianeti interessati raggruppati in un'area molto ristretta, non certo eclissati a vicenda come spesso si ritiene.

Ciò che avverrà realmente è illustrato qui di seguito con due immagini ottenute da una simulazione al computer.

Ecco cosa vedremo il giorno fatidico:

Pianeti relativamente allineati se visti dal di fuori del Sistema Solare. Lo schermo del computer rappresenta il piano dell'eclittica, cioé (più o meno) il piano sul quale si muovono tutti i pianeti, quindi in questo grafico l'osservatore è esterno al sistema.



Pianeti raggruppati in un angolo di visuale di circa 13° se guardati dalla Terra. Qui lo schermo rappresenta una porzione della volta celeste osservata da Roma. L'osservatore è virtualmente sull'asse dell'allineamento e guarda nella direzione dei pianeti "allineati".



Appare chiaro dalla prima immagine che non c'è un allineamento effettivo e dalla seconda che i pianeti non si occulteranno a vicenda. Diciamo semmai che alcuni pianeti sono meno sparpagliati del solito oppure, per essere più ottimisti, che sono strettamente raggruppati.
I corpi interessati dovrebbero essere la Terra, Mercurio, Venere, Giove e Saturno, pił il Sole e la Luna ma, visto che ci accontentiamo anche di un allineamento "alla buona", possiamo senz'altro considerare che tutto sommato anche Marte e Plutone fanno la loro bella figura. Mancheranno all'invito soltanto Urano e Nettuno.

- Quali effetti avrà tutto ciò? Terremoti apocalittici? Maremoti? Tsunami?

Gli Tsunami (muri d'acqua alti fino a 40 m che si abbattono con violenza sulle coste) avvengono a seguito dei maremoti e i maremoti (onde marine di grande ampiezza) avvengono a seguito di terremoti con epicentro sul fondale marino. Possiamo dire allora che in ogni caso il problema principale sarebbe comunque un eventuale terremoto.

- Ma può un allineamento planetario scatenare un terremoto sulla Terra?

La legge di Newton ci insegna che la forza di gravità che un corpo può esercitare su di noi è proporzionale alla sua massa ma diminuisce con il quadrato della distanza che mettiamo tra noi e quel corpo. Facciamo un esempio: un asteroide ha un certo peso ed esercita su di me una certa forza attrattiva. Se raddoppio la distanza, la forza attrattiva non risulterà la metà ma 1/4 di quella iniziale. Se triplico la distanza risulterà 1/9 e se la quadruplico 1/16. Chiaro? La forza di gravità si riduce vertiginosamente con l'aumentare della distanza.

Le masse dei pianeti sono trascurabili se confrontate a quella del Sole e le loro distanze sono spaventosamente enormi. La Luna invece è molto piccola ma vicinissima e proprio per questo è l'unico corpo celeste la cui influenza gravitazionale sul nostro pianeta è superiore a quella del Sole. In definitiva, nel nostro "allineamento" planetario, gli unici corpi che davvero avranno un effetto rilevante saranno la Luna e il Sole. Tutti gli altri sommati insieme saranno praticamente trascurabili.
La Luna e il Sole sono gli stessi corpi che, proprio per lo stesso motivo, producono giornalmente delle autentiche influenze astrali: le maree.

Probabilmente allora l'unico effetto sicuro sarà una classica marea sizigiale, la più ampia tra i cicli mareali. Una marea sizigia dovuta, come in questo caso, alla congiunzione Luna-Sole è un fenomeno assolutamente consueto: saranno 45 milioni di secoli che avviene più o meno una volta al mese, ad ogni fase di Luna Nuova !
Con una certa approssimazione si può dire che questa cosa può essere già avvenuta 25.172 volte nell'arco di questi ultimi 2000 anni.

Qualcuno si preoccupa però di una forza di marea esercitata non sull'acqua ma sulla crosta terrestre, causando (secondo la leggenda metropolitana) lo "sgretolamento delle placche tettoniche" e, in definitiva, catastrofici terremoti.
Per quanto fantascientifico possa sembrare, questa strana marea esiste davvero ed è l'unico fenomeno che potrebbe realmente avere qualche conseguenza "malefica". Fortunatamente però non c'è motivo di preoccuparsi perché non provoca quegli effetti e non avviene esattamente in quel modo. Vediamo come:

Gli effetti combinati della Luna e del Sole provocano, oltre alle maree ordinarie, delle maree atmosferiche e perfino "maree terrestri". Queste ultime però, poichè la crosta non è fluida coma l'acqua e l'aria, hanno effetti di modestissima entità.
Una marea consueta può variare il livello dell'acqua in modo visibile (dal cm a oltre 10m), la marea terrestre invece non agisce in modo apprezzabile ad occhio nudo.
Una marea terrestre non provoca certamente lo sgretolamento della litosfera nè può provocare un terremoto. Tuttavia potrebbe influire su un evento sismico.

Il terremoto è lo sfogo elastico dopo una frattura provocata da un lento accumulo di tensioni. Immaginiamo di piegare lentamente una spada: all'inizio pur aumentando la pressione non succede nulla perché la lama è flessibile ma quando la forza che si sta esercitando supererà un certo limite, la spada si spezzerà e le due estremità prenderanno ad oscillare per un certo tempo. La spada è la crosta terrestre e le oscillazioni dopo la rottura sono il terremoto.
Il piccolissimo contributo della marea terrestre potrebbe al massimo agire come la proverbiale goccia che fa traboccare il vaso pieno, potrebbe cioè fornire l'ultimo incremento di forza che mancava per rompere la roccia e, in definitiva, determinare l'istante della rottura.

In conclusione l'effetto mareale non può provocare un sisma ma potrebbe (in rari casi) sollecitarlo localmente lá dove fosse già latente. Presto o tardi il sisma sarebbe stato comunque inevitabile.

Vale la pena di aggiungere che nel 1982 si verificò un allineamento che fu ampiamente pubblicizzato dai mass-media. Già molti anni prima si diffusero voci allarmanti e furono pubblicati libri in cui si prevedeva addirittura che la California si sarebbe inabissata. Tanto rumore che svanì di colpo il giorno fatidico perchè... non avvenne proprio nulla !


Allora, alla luce di tutto ciò, sarà davvero il caso di preoccuparsi per questo fantomatico 5 maggio ?

" Ai posteri l'ardua sentenza ! "
- Adriano Nardi -                    




PS: come vedete siamo ancora tutti qui.



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